Mi districo tra microblogging, blogging e nuove concezioni di comunicazione e cerco un minimo comune denominatore.
Il grande potenziale di tanti spazi comunicativi è quello di esplorare il proprio dire, di sperimentarlo a contatto degli altri in maniera semplice e diretta. Un potenziale molto più grande di quello che si può esprimere "de visu" , perchè uno spazio "digitato" consente di dire senza essere interrotti, ma anche di sintetizzare e chiarirsi le idee, di misurarsi con l'interesse degli altri, di trovare i nostri interlocutori ideali in uno spazio virtuale potenzialmente infinito, cosa che non è possibile nella vita quotidiana.
Poi c'è la modalità di comunicazione, che consente un flusso di informazioni multilivello, dalla battuta "pausa caffè", alle citazioni, alle segnalazioni di approfondimenti... cibo per la mente.